Le regole del gioco

Ogni tanto, nella mia vita di ozio e agio da parassita dei tempi moderni, mi capita di far visita alle piccole aziende di Pisa e provincia per collezionare nuove lamentele, nuovi spunti da poter passare a qualche politico locale dotato di favella e solo di quella affinché quando le incontra almeno conosce quali saranno i temi caldi sui quali portare le discussioni all'infinito senza far seguire alcuna azione pratica. Insomma, sarà da almeno tre anni che sento sempre la stessa storia: mancanza di liquidità, mercati in difficoltà, congiuntura economica difficile, troppa burocrazia nei bandi, troppe iniziative e troppa poca comunicazione ai diretti interessati, ecc. Per rinfrancarmi da queste lamentele a getto continuo, vado invece da chi l'ottimismo lo ha nel proprio DNA: i funzionari e dirigenti. Quali? Loro sono un po' come l'insalata, tutti la vogliono evitare poi non si fa a meno di cercarla e quando la si trova si ha l'imbarazzo della scelta. Questi funzionari comunal-provincial-regional-entilocal impettiti e fieri ti snocciolano numeri e bandi come se fosse l'unica cosa di cui si occupano. Sono gentili e non ti negano mai il loro aiuto. Sono al servizio della comunità che produce e che lavora, senza essere iscritti al partito dell'amore. Fin qui tutto bene, e allora dove sta l'inghippo? Molto semplice. Chi quelle regole le scrive non ha in testa chi poi dovrà andare a beneficiarne. Chi quelle regole le scrive non si rende conto che l'eccessiva burocrazia e i tempi estremamente dilatati dei finanziamenti sono alla base della morte precoce delle piccole aziende a meno che...non si ricorra alla banca dietro l'angolo che è ancora più ottimista e contenta dei funzionari poiché chi ti può far più felice di tanti piccoli imprenditori che ogni mese ti versano un piccolo obolo per l'anticipo fattura, lo scoperto di conto, il fido, il mutuo, i 44 conti che sono obbligati ad avere e tutte le piccole commissioni e spese che solo uno con tutto il mio tempo a disposizione andrebbe a contestare. Adesso però provate ad immaginare...immaginate un posto nel quale i finanziamenti vengono erogati solo a quelli che fanno produzione industriale e non di inutili articoli pseudo accademici che nessuno andrà mai a leggere, immaginate un posto nel quale i finanziamenti pubblici arrivano in tempi minori rispetto a quelli standard per i pagamenti dei fornitori, immaginate un posto nel quale si ha accesso a serie società di capitale di rischio e l'ambiente accademico si mette a disposizione per sviluppare ricerca legata alle esigenze del mercato, immaginate delle banche che adottano meccanismi di trasparenza sui loro prodotti finanziari e si trasformano in onesti consiglieri di gestione finanziaria per vedervi crescere bene e nel lungo periodo, immaginate un territorio che si apre per fare sistema e creare valore attorno alle diverse filiere, immaginate gli uffici degli enti pronti a lavorare con voi per capire come migliorare la vita di entrambi, appunto...immaginate...

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Politically Incorrect

5 commenti:

  1. L'immaginazione a volte ti fa svegliare sudato..cosi tanto sudato da pensare di essere in iena estate...complimenti per la lucida fotografia di un sistema che non funziona. Non è un problema di destra o di sinistra, ma di classe dirigente. Ai politici dei giorni nostri servirebbe tornare alla formazione politica quella vera, non solo quella delle tessere, ma anche quella che ti insegna a pensare al futuro, ad avere visione. Una scuola di formazione che ti insegni anche cosa vuol dire approcciare al mondo del lavoro e dell'impresa.
    Mi sembra che questa piazza virtuale si stia muovendo nella direzione giusta
    CROCCO

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  2. Qualcuno mandiamolo anche a lavorare...giusto per avere un pò di esperienza che potrebbe essere messa a disposizione dell'amministrazione in modo tale da conoscere i problemi del cittadino. Non tutti...solo qualcuno. Magari poi fa la scuola serale di politica.
    Lo so.. lo so.. la disoccupazione!!!

    EGS

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  3. però basta con questo atteggiamento di sprezzo per i locali : il comune, gli ospedali progettati male, o politici che sono burocrati...non verrete mica da new york voi!

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  4. Non è un problema pisano...queste cattive pratiche sono proprie del sistema Italia. Lo spirito di chi scrive in queste pagine è quello di dare un contributo costruttivo. Partire dalle situazioni che non funzionano al 100% e contribuire a migliorarle. I politici più diventano importanti e famosi e piu si discostano dalla vita reale di tutti i giorni. Facciamoli riavvicinare ai problemi della gente...se non ce la fanno di persona almeno online

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