La politica oggi

Nella politica ci sarebbe bisogno di più professionalità, invece troviamo sempre più improvvisati.
Le competenze, anche quelle politiche, dovrebbero essere premiate e la partecipazione incentivata e non indotta. Bisognerebbe evitare ogni sorta di automatismi, chi non è capace, non lo è da consigliere comunale non lo sarà da senatore e allora bisogna avere il coraggio di dire no.
Quello che sorprende poi, è che quelli che polemizzano di più sono coloro che dalla politica e dai partiti hanno ottenuto molto, o quasi tutto, o che usano in modo leggero i loro ruoli.
In politica assistiamo quotidianamente a cambi di casacca, sulla base del dettato costituzionale di non avere vincolo di mandato.
Ma il vincolo più importante dovrebbe essere la propria coscienza.

La giungla di metallo

Inebetito dal mio ritorno sulla terra ho cercato di farmi una passeggiata a Pisa tra le bellissime vie del centro storico. Immaginavo una città a misura d'uomo, pulita ed accogliente. Immaginavo la gente in sella alle proprie biciclette lontana anni luce dallo stress delle grandi città. Immaginavo un traffico stradale normale e scorrevole. E poi come d'incanto mi sono accorto della presenza di autovetture dappertutto. Di automobilisti sempre di fretta che ti lasciano passare sulle strisce pedonali solo se ti rendi ben visibile ed affretti il passo. Di macchine parcheggiate in tutti i vicoli, marciapiedi, su tutte le strisce di qualsiasi colore a tutte le ore. Mi è sembrato di essere in un'altra dimensione dove una delle certezze fondamentali è il bisogno di avere un'automobile senza la quale non è possibile prevedere un'esistenza normale. In tutto questo, quando anche l'aria che ci circonda inizia a risentire di questa ingombrante presenza cosa facciamo? Applichiamo la logica della lotteria per arginare il problema: oggi i numeri pari e domani quelli dispari.

Les jeux sont fait, rien ne va plus?

Divieto di circolazione

Ieri mattina c'era un grande caos nelle vie di accesso alla città, a causa della decisione di consentire l'ingresso alle auto provenienti da fuori Pisa soltanto a targhe alterne (ieri quelle dispari): tanto per fare un esempio, io per andare dalla zona delle Piagge alla zona dello stadio con l'auto, non potendo usare la bici dal momento che era a riparare, ci ho messo oltre 40 minuti invece dei 10-15 consueti.

In effetti è abbastanza noto che ridurre il traffico veicolare in maniera estemporanea per far fronte all'inquinamento dell'aria, in particolare per ridurre le concentrazioni di particolati (PM10, ecc.), non è una misura efficace. Addirittura, in casi come questi il divieto può contribuire a peggiorare la situazione: basti pensare che la mia macchina, come molte altre, è stata accesa per 40 minuti anziché 10-15, triplicando le emissioni nell'ambiente.

E' evidente che le soluzioni per far fronte al problema dell'inquinamento da polveri sottili, che può avere notevoli ripercussioni sulla salute dei cittadini, sono complesse e richiedono politiche di lungo periodo, che favoriscano l'uso di mezzi di locomozione alternativi, che incentivino il ricorso a fonti energetiche alternative non inquinanti, che inducano a migliorare l'isolamento termico e l'efficienza energetica degli edifici, e via dicendo.

A Pisa, centro di eccellenza della ricerca, forse un programma di investimenti in questo senso, in collaborazione con le università e le aziende private disposte a collaborare, sarebbe auspicabile. Ne andrebbe valutata la fattibilità, certo, anche in termini economici. Mi rendo conto che si tratta di problemi complessi e che parlarne su un blog può apparire semplicistico, però è anche evidente che sarebbe importante provare a fare qualcosa di serio e strutturale. Di certo, creare disservizio a tutta la popolazione bloccando in maniera estemporanea il traffico veicolare è più semplice, ma non efficace o addirittura dannoso. Che ne pensate?

Le strutture sportive a Pisa

Che giudizio possiamo dare sulla gestione delle strutture sportive a Pisa? A parte il gioiellino CUS (che, fra l'altro, non sarebbe meglio mettere a disposizione di tutti?), c'è disponibilità di strutture? E qual è la loro efficienza? Quali i costi? Ci sono abbastanza campi da calcetto, piscine, campi da tennis, ecc? Fateci sapere cosa ne pensate!

Gelatina

Puntiamo sui nostri fattori di vantaggio. I pros di cui dispone Pisa sono in primo luogo nella qualità della sua infrastrutturazione immateriale e nella qualità delle risorse umane che la popolano. Centri di eccellenza, relazioni, sensibilità, tolleranza; consumi evoluti, reti.

I cons sono soprattutto legati alle caratteristiche del “compromesso” politico sociale che ha permesso questo miracolo: aziende di servizi pubblici locali che non si misurano col mercato; corporazioni e lobbies che si saldano con la burocrazia e vanificano la concorrenza; una gelatinosa resistenza a colpire le rendite, da quella degli affitti al nero a quelle che si annidano nei grossi centri di servizio (la gara per la movimentazione dei carrelli all’aereoporto è stata riservata a ditte che dovevano dimostrare di aver svolto quel lavoro per almeno tre anni…)

Io vengo dalla luna

Mio caro e appassionato lettore (spero sempre lettrice ma su questo mi sbaglio spesso) volevo dirti che non ho la fortuna di venire da New York ma dalla luna. Ebbene tu forse mi prenderai per pazzo ma come definire qualcuno che cerca di vedere le cose da un'altra prospettiva, usa l'ironia per descrivere le cose della vita che dovrebbero facilitare invece che porre ostacoli e cerca di mettere sempre in evidenza quelle che sono le cose che invece funzionano. Non mi piace essere percepito come diverso e sprezzante, mi piace proporre una nuova prospettiva e non accontentarmi di quello che trovo. Adeguarsi poi rientra nelle cose che apprezzo di meno e credo che forse anche tu gentile lettore (o raffinata lettrice) sia un po' d'accordo sul fatto che bisognerebbe dare una piccola scossa a questa dolce comunità di nobile anime chiamata classe dirigente. Forse sarai anche tu un po' d'accordo sul fatto che questa città avrebbe bisogno di maggiori iniziative, una soluzione intelligente alla mostruosa speculazione degli affitti per studenti, un nuovo modello di sviluppo, decidere se diventare un enorme campus medievale universitario o puntare sulle eccellenze della ricerca, sviluppare una forma di turismo più intelligente e redditizia sul numero sempre maggiore di passeggeri che transitano per l'aeroporto, svincolarsi dalla solita ricetta offerta dai soliti cuochi...Come vedi, altro che New York io voglio restare sull'Arno e voglio viverla questa città come merita.

Consigli Territoriali di Partecipazione - la città ne ha bisogno

E' passato più di un anno dalla delibera del Consiglio Comunale sui Consigli Territoriali di Partecipazione (CTP)e ad oggi tutto tace. Ieri il Consiglio Comunale doveva approvare le nomine dei membri effettivi e quelli supplenti ed invece ecco l'ennesimo rinvio. La città li richiede a grande voce. La politica invece continua tergiversare, si litiga su chi nominare e non su quali siano le reali funzioni dei CTP. Ieri il clima era surriscaldato nei banchi del PDL, mesi fa (almeno sono stati un pò piu rapidi nelle scelte) lo era nei banchi della maggioranza. E' ora che la politica dia un messaggio di maturità ai cittadini e che questi organismi inizino davvero a funzionare. Se avete idee su quali competenze sono da ascrivere ai CTP scrivetele nei commenti, ci impegnamo ad inviarle ai capigruppo in consiglio comunale.

CROCCO

Le regole del gioco

Ogni tanto, nella mia vita di ozio e agio da parassita dei tempi moderni, mi capita di far visita alle piccole aziende di Pisa e provincia per collezionare nuove lamentele, nuovi spunti da poter passare a qualche politico locale dotato di favella e solo di quella affinché quando le incontra almeno conosce quali saranno i temi caldi sui quali portare le discussioni all'infinito senza far seguire alcuna azione pratica. Insomma, sarà da almeno tre anni che sento sempre la stessa storia: mancanza di liquidità, mercati in difficoltà, congiuntura economica difficile, troppa burocrazia nei bandi, troppe iniziative e troppa poca comunicazione ai diretti interessati, ecc. Per rinfrancarmi da queste lamentele a getto continuo, vado invece da chi l'ottimismo lo ha nel proprio DNA: i funzionari e dirigenti. Quali? Loro sono un po' come l'insalata, tutti la vogliono evitare poi non si fa a meno di cercarla e quando la si trova si ha l'imbarazzo della scelta. Questi funzionari comunal-provincial-regional-entilocal impettiti e fieri ti snocciolano numeri e bandi come se fosse l'unica cosa di cui si occupano. Sono gentili e non ti negano mai il loro aiuto. Sono al servizio della comunità che produce e che lavora, senza essere iscritti al partito dell'amore. Fin qui tutto bene, e allora dove sta l'inghippo? Molto semplice. Chi quelle regole le scrive non ha in testa chi poi dovrà andare a beneficiarne. Chi quelle regole le scrive non si rende conto che l'eccessiva burocrazia e i tempi estremamente dilatati dei finanziamenti sono alla base della morte precoce delle piccole aziende a meno che...non si ricorra alla banca dietro l'angolo che è ancora più ottimista e contenta dei funzionari poiché chi ti può far più felice di tanti piccoli imprenditori che ogni mese ti versano un piccolo obolo per l'anticipo fattura, lo scoperto di conto, il fido, il mutuo, i 44 conti che sono obbligati ad avere e tutte le piccole commissioni e spese che solo uno con tutto il mio tempo a disposizione andrebbe a contestare. Adesso però provate ad immaginare...immaginate un posto nel quale i finanziamenti vengono erogati solo a quelli che fanno produzione industriale e non di inutili articoli pseudo accademici che nessuno andrà mai a leggere, immaginate un posto nel quale i finanziamenti pubblici arrivano in tempi minori rispetto a quelli standard per i pagamenti dei fornitori, immaginate un posto nel quale si ha accesso a serie società di capitale di rischio e l'ambiente accademico si mette a disposizione per sviluppare ricerca legata alle esigenze del mercato, immaginate delle banche che adottano meccanismi di trasparenza sui loro prodotti finanziari e si trasformano in onesti consiglieri di gestione finanziaria per vedervi crescere bene e nel lungo periodo, immaginate un territorio che si apre per fare sistema e creare valore attorno alle diverse filiere, immaginate gli uffici degli enti pronti a lavorare con voi per capire come migliorare la vita di entrambi, appunto...immaginate...

by
Politically Incorrect

Semplificazione cercasi........

Poche grandi realtà produttive e moltissime attività imprenditoriali di piccole dimensioni, questa è la realtà di Pisa e dintorni. Ebbene, per rimanere in regola e sperare che qualche adempimento non "scappi", è necessario rivolgersi a tanti uffici e sportelli, ciascuno per le materie di propria competenza, i cui orari corti e frammentati spesso determinano file e code, e le risposte spesso non sono del tutto univoche ed esaurienti.
Possiamo sperare che Pisa diventi una realtà promotrice di efficienza e che da essa partano iniziative importanti in questa direzione?

Progettazione oculata...

Un paio di giorni fa sono stato a fare una visita all'ospedale di Cisanello. Con mia grande sorpresa, l'ambulatorio era situato nel seminterrato: entrato nella stanza, ho chiesto spiegazioni al medico, che mi ha fatto notare come la stanza fosse illuminata (si fa per dire) da una finestra situata a meno di mezzo metro dalla parete dell'edificio di fronte. Mi ha riferito che in tale situazione diversi pazienti avevano avuto un attacco di claustrofobia e che anche la dialisi, a pochi metri di distanza, era nella stessa situazione. In aggiunta, mi ha detto che il suo reparto di degenza è situato al secondo piano di un'altra ala dell'edificio, per cui lui e i suoi pazienti per spostarsi dagli ambulatori alla corsia sono costretti a percorrere diverse centinaia di metri a piedi in lunghi e ampi corridoi vuoti, in cui è molto facile perdersi.
Una domanda: è così difficile evitare di spendere in questo modo il nostro danaro, progettando e realizzando in maniera sensata un edificio pubblico di questa importanza come il nuovo ospedale?

Grandi aziende a Pisa? Perchè no?

Ormai son rimasto solo qui a Pisa... tutti i miei compagni di studio sono andati via: chi a Torino, chi a Roma, molti a Genova, tantissimi a Milano...
Eppure siamo ingegneri, un posto di lavoro dovremmo trovarlo facilmente ovunque! Il problema è che qui a Pisa grandi aziende non ce ne sono... di chi è la colpa?
L'acqua dell'Arno non è abbastanza buona? Il terreno non è ricco a sufficienza? Mi sa che i problemi sono altri... chi mi aiuta a comprenderli?

Il lato oscuro della forza

L'altro ieri: "2 vigili aggrediti da extracomunitari". Poi "Altri due agenti aggrediti in Piazza Vettovaglie". "Il Comune: giro di vite contro gli abusivi". Perchè non usiamo la lancia dei cavalieri Jedi? Si chiama Ragione, è composta di tolleranza, solidarietà e regole e funziona con un combustibile che non finisce mai: il dialogo.

Che errore Riframmentare i servizi pubblici locali

Negli ultimi giorni (in un trafiletto nascosto del Sole 24 Ore) ho notato una notizia che all'inizio non ha destato curiosità in me, ma che poi, letta attentamente, mi ha lasciato perplesso.
Con il voto di fiducia è stato approvato un emendamento della Lega che prevede entro un anno la soppressione delle Autorità d'Ambito per i rifiuti solidi urbani e per il servizio idrico. A molti questa notizia può dire poco o nulla. Invece è un grande passo indietro.
Nell'epoca della globalizzazione, in cui le concentrazioni aiutano la crescita delle economie locali, se ben organizzate e guidate, questo emendamento è un pugno nello stomaco. Un ritorno agli anni 90 in cui le spinte localistiche e le poltrone da assegnare ad amici e parenti segnavano le scelte politiche future. Una scelta che rappresenta il peggior nemico all'apertura del mercato e allo sviluppo competitivo.
Ma chi legifera sa che il mercato è un'altra cosa e che con queste scelte tra qualche anno l'Italia sarà sempre piu una grande terra di conquista? Ho i miei dubbi!!!!!
CROCCO

Basta poco per farci sentire sicuri...

Sono uno dei tanti “fortunati” pendolari che quotidianamente usufruisce del servizio di trenitalia per arrivare sul posto di lavoro. Udite udite!! Questa volta l’oggetto della discussione non è il servizio ferroviario ma una semplice osservazione su Via Gramsci, strada che porta in stazione centrale: da qualche tempo ho notato una presenza più assidua di forze dell’ordine sotto i portici di questa strada, l’iniziativa sicuramente proposta dopo uno studio approfondito fatto da consulenti esterni reclutati dal comune ha diminuito la presenza dei loschi figuri che incontravo la sera al mio rientro.
Ho notato la presenza di una pattuglia di carabinieri la sera, nei pressi del mercato di P.zza delle Vettovaglie e l’esito è lo stesso di cui sopra.
Ora cammino in queste strade molto più serenamente e mi sembra che siano quasi diventate più belle.
Grazie ai consulenti!!!!!

Lo dicevo 4 anni fa......

Cara redazione,
ho saputo che, dato il grande successo delle tesserine per la raccolta rifiuti, la GEOFOR (società che può fare meglio), ha deciso di organizzare postazioni mobili, che verranno posizionate nei parcheggi dei supermercati.
Da un lato la cosa mi fa un gran piacere, dall'altro ricordo quando ne parlavo all'allora Assessore (credo quattro anni fa) e mi diceva "non si può assolutamente fare".

Si vede che si è convinto....

P.s. grazie dell'invito, ma chi siete?