Divieto di circolazione

Ieri mattina c'era un grande caos nelle vie di accesso alla città, a causa della decisione di consentire l'ingresso alle auto provenienti da fuori Pisa soltanto a targhe alterne (ieri quelle dispari): tanto per fare un esempio, io per andare dalla zona delle Piagge alla zona dello stadio con l'auto, non potendo usare la bici dal momento che era a riparare, ci ho messo oltre 40 minuti invece dei 10-15 consueti.

In effetti è abbastanza noto che ridurre il traffico veicolare in maniera estemporanea per far fronte all'inquinamento dell'aria, in particolare per ridurre le concentrazioni di particolati (PM10, ecc.), non è una misura efficace. Addirittura, in casi come questi il divieto può contribuire a peggiorare la situazione: basti pensare che la mia macchina, come molte altre, è stata accesa per 40 minuti anziché 10-15, triplicando le emissioni nell'ambiente.

E' evidente che le soluzioni per far fronte al problema dell'inquinamento da polveri sottili, che può avere notevoli ripercussioni sulla salute dei cittadini, sono complesse e richiedono politiche di lungo periodo, che favoriscano l'uso di mezzi di locomozione alternativi, che incentivino il ricorso a fonti energetiche alternative non inquinanti, che inducano a migliorare l'isolamento termico e l'efficienza energetica degli edifici, e via dicendo.

A Pisa, centro di eccellenza della ricerca, forse un programma di investimenti in questo senso, in collaborazione con le università e le aziende private disposte a collaborare, sarebbe auspicabile. Ne andrebbe valutata la fattibilità, certo, anche in termini economici. Mi rendo conto che si tratta di problemi complessi e che parlarne su un blog può apparire semplicistico, però è anche evidente che sarebbe importante provare a fare qualcosa di serio e strutturale. Di certo, creare disservizio a tutta la popolazione bloccando in maniera estemporanea il traffico veicolare è più semplice, ma non efficace o addirittura dannoso. Che ne pensate?

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